__ _ ≈ Acque profondE ≈ _ __

19 gennaio 2007

Laurea honoris causa a Prodi e Aznar


Ieri si è tenuto il conferimento della laurea onoris causa a Romani Prodi e all'ex primo ministro spagnolo Josè Marìa Aznar all'università Cattolica di Milano.

Come studente della suddetta università, ci tengo a dissociarmi dai cori, dagli insulti e più in generale da tutta la "contestazione" messa in piedi da un gruppo di studenti (o meglio, di bifolchi) all'esterno dell'aula magna.
Che amarezza... al di là delle opinioni politiche del singolo, quella di ieri è stata una pagliacciata davvero ridicola. Anzi, direi decisamente patetica.

Una contestazione del genere è cieca e sterile, non porta da nessuna parte e non è degna di uno studente universitario. Concordo con chi vorrebbe vedere un'opposizione più costruttiva da entrambe le parti, che possano sì mantenere la propria autonomia (guai ai "partiti unici"), ma che ne usufruiscano per confrontarsi, per collaborare, per migliorare insieme il paese... anziché per rivaleggiarsi come gli ultras di due squadre di calcio rivali.
La contestazione alla laurea honoris causa si è trasformata così in una contestazione politica decisamente poco raffinata (dai cori da stadio, fra cui il gettonato "chi non salta comunista è", ai saluti romani) che non c'entrava un fico secco.

Sono indignato oggi così come lo fui al tempo in cui un gruppo di manifestanti dell'estrema sinistra misero a ferro e fuoco Corso Buenos Aires. Le manifestazioni pacifiche sono più che legittime, ma quando si passa agli insulti e alla violenza si fuoriesce dalla civiltà.
C'è modo e modo di contestare chi non la pensa allo stesso modo, e la maniera più o meno civile in cui lo si fa rivela il livello intellettivo e culturale del singolo.

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