__ _ ≈ Acque profondE ≈ _ __

22 febbraio 2007

Povera italia...

Il governo Prodi è caduto. “Finalmente! Era ora!” gridano alcuni volponi, fra cui l’obiettivo e imparziale giornalista Vittorio Feltri, il cui quotidiano stamattina mostrava questa prima pagina:

“Prima o poi doveva succedere. Questo lo sapevano tutti. Ma che succedesse proprio ieri sulla risoluzione di D'Alema in materia di politica internazionale non osavamo sperarlo, anche se la speranza è l'ultima a morire. [...] Prima di pensare al domani, scusate cari amici, vogliamo brindare.”

Questo era un estratto dal relativo articolo.
Non capisco cosa ci sia da gioire o da festeggiare di fronte ad una simile crisi istituzionale nel nostro paese. La politica italiana è divenuta una cloaca in cui riversare una cieca e sterile ostilità verso la fazione avversaria, esattamente come fanno gli ultras durante un derby fra rivali storiche. Politica e calcio, teoricamente da porsi agli antipodi, in Italia sono ormai tristemente un tutt’uno.
Non c’è più ombra di collaborazione, di dialogo, di ascolto reciproco. I politici sono scimmie sorde, cieche di fronte ai veri problemi della gente, ma compensano con una lingua chilometrica che in un fiume di parole parla di... nulla. Non c’è scambio di opinioni, nè condivisione di idee, nè concorso di riflessioni, nè cooperazione per risistemare insieme le sorti di un paese in declino. In compenso non mancano i cori da stadio, le urla o i giornali che volano nell’aula del Senato.
Dal mio punto di vista, questi sono chiari segnali di immaturità e di irresponsabilità. Rigurgiti di una mentalità chiusa, ottusa, ristretta e stantia, che si trascina dietro gli strascichi di una rivalità psicologicamente infantile: dispetti, vendette, ripicche... e chi più ne ha, più ne metta.

Ahimè! Anzi: ahinoi! Non so se siano più preoccupanti questi sintomi in sè, ovvero il fatto che essi zampillino da chi detiene il potere e, con serietà e coscienza, dovrebbe pensare solamente al bene del popolo che fra mille promesse si è incaricato di rappresentare. E la gente comune? Beh, a quella ci pensa l’ignoranza dilagante che ne trasforma una buona fetta in un gregge da menare a destra o a sinistra. Beati i liberi pensatori! Beato chi con coraggio sa affrontare il flusso avverso e trova la forza di muoversi contro corrente!

Non resta che la speranza in quelle (sempre più rare) persone che sono ancora in grado di fermarsi a riflettere con lucidità, mettere in funzione il proprio cervello e usufruire della propria intelligenza; coloro che sono in grado di rendersi conto della gravità di certe situazioni e di indignarsi di fronte all’attuale starnazzamento della scena pubblica, fra chi stappa le bottiglie, chi si sollazza fra cori e urla o chi ride come un beota di una disgrazia che (a sua insaputa) coinvolge pure lui insieme a tutto il paese.

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3 Commenti:

  • d'latrone questa è l'Italia...c'è ancora gente che parla di ocmunisti che cuociono i bambini..
    ababsso l'ignoranza politicoa!
    ciao

    Di Anonymous Anonimo, Alle 3:31 PM  

  • hai mai pensato di fare lo scrittore??

    Di Anonymous Anonimo, Alle 9:49 PM  

  • @ Lau:
    ammetto che non mi dispiacerebbe, ma non ci ho mai pensato seriamente... ;)

    Di Anonymous Anonimo, Alle 8:10 PM  

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