__ _ ≈ Acque profondE ≈ _ __

26 gennaio 2007

Ronaldo al Milan


E così, dopo giorni di trattative, smentite, contro-smentite, rivelazioni e pretattiche di vario tipo, alla fine lo scoop di questo mercato invernale si è concretizzato: il "Fenomeno" è tornato a Milano, questa volta dalla sponda opposta.

Sinceramente non riesco a capire l'entusiasmo di certi tifosi rosso-neri per un giocatore ormai al termine della propria carriera, lontano anni-luce da quel "Fenomeno" (?) che ha dimostrato di essere in passato. Questo termine a dire il vero non mi ha mai convinto molto: Ronaldo è stato un buon giocatore, probabilmente anche sopra la media, ma nel panorama mondiale del calcio si sono visti senza dubbio talenti di gran lunga migliori. Ronaldo è stato visto più che altro come la classica "eterna promessa" (un pò alla Cassano o alla Recoba, per intenderci), quel giocatore che sembra poter dare sempre di più, che anche all'apice della sua carriera non è mai considerato al 100%, costantemente in procinto di sbocciare e completarsi del tutto. Un ever-green del calcio, insomma, un eterno ragazzino (one?) dal largo sorriso e i denti sporgenti, che in tasca nasconde sempre qualcosa con cui stupirci. Un pozzo di speranze più che di fatti (nel frattempo il Fenomeno intasca lo stipendio miliardario e si dà alla pazza gioia).

L'ho già detto più volte e lo ripeterò anche qui: mi dispiace per alcuni sognatori rosso-neri, ma Ronaldo non sarà che l'ennesimo pacco targato Real Madrid, una via di mezzo fra Rivaldo (presentato addirittura come l'extraterrestre) e Vieri (l'uomo del grande riscatto, durato una manciata di mesi e sceso in campo con il contagocce). Non è altro quindi che l'ennesima prova della spavalderia e dell'assai limitata lungimiranza della dirigenza rosso-nera, capace di demolire un talento devastante come Gilardino o di sostituire un certo Shevchenko con il brasiliano (di origine, ma non di fatto) Oliveira, attaccante sconosciuto ai più e dalle prestazioni a dir poco imbarazzanti.

Infine che dire sull'integrità morale di Ronaldo? Un mercenario capace di passare dal Barcellona al Real Madrid e dall'Inter al Milan non merita il rispetto dei tifosi. E' forse un pò l'emblema del calcio moderno: tanti soldi e poca passione, pochi scrupoli e nessun attaccamento alla maglia.

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